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Alimentazione

Prugna: benefici e differenze con le susine

La prugna è un frutto apprezzato in tutto il mondo per il suo sapore dolce e succoso, nonché per le sue numerose proprietà salutari. Spesso confusa con la susina, la prugna è un frutto versatile che può essere consumato fresco, secco o sotto forma di succhi e marmellate. In questo articolo, esploreremo in dettaglio i benefici delle prugne, le differenze con le susine, le situazioni in cui è meglio evitare il loro consumo e l’origine del termine “prugna”.

Prugna: benefici e differenze con le susine

Benefici

Le prugne sono ricche di nutrienti e offrono numerosi benefici per la salute. Ecco alcune delle ragioni per cui dovresti considerare di includerle nella tua dieta quotidiana:

  1. Ricche di fibre: in particolare quelle secche, sono una fonte eccellente di fibre alimentari, che sono essenziali per il buon funzionamento dell’apparato digerente. Le fibre aiutano a prevenire la stitichezza e promuovono una regolare attività intestinale.
  2. Effetto lassativo naturale: grazie alla presenza di sorbitolo, una sostanza con effetto lassativo, le prugne sono spesso raccomandate per combattere la stitichezza. Il sorbitolo aiuta a trattenere l’acqua nell’intestino, rendendo le feci più morbide e facili da espellere.
  3. Ricche di antiossidanti: contengono elevate quantità di antiossidanti, in particolare polifenoli, che aiutano a combattere i danni causati dai radicali liberi nel corpo. Questi antiossidanti sono associati alla riduzione del rischio di malattie croniche, come malattie cardiache e cancro.
  4. Benefici per la salute delle ossa: studi recenti hanno dimostrato che il consumo regolare di prugne può aiutare a migliorare la densità ossea e prevenire l’osteoporosi, grazie alla presenza di vitamina K e minerali come il potassio e il boro.
  5. Regolazione del colesterolo: le prugne, grazie al loro contenuto di fibre solubili, possono contribuire a ridurre i livelli di colesterolo LDL, noto come “colesterolo cattivo”, nel sangue. Questo aiuta a mantenere il cuore in salute e a prevenire malattie cardiovascolari.
  6. Supporto al sistema immunitario: le prugne sono una buona fonte di vitamina C, un nutriente essenziale per il corretto funzionamento del sistema immunitario. La vitamina C aiuta a proteggere il corpo dalle infezioni e a promuovere la guarigione delle ferite.
  7. Controllo del peso: grazie al loro contenuto di fibre e alla bassa densità calorica, le prugne possono aiutare a controllare l’appetito e a mantenere un peso corporeo sano. Le fibre rallentano la digestione, aiutando a mantenere il senso di sazietà più a lungo.

Differenza tra prugne e susine

Molte persone usano i termini “prugna” e “susina” in modo intercambiabile, ma in realtà esiste una distinzione tra i due frutti, che merita di essere chiarita.

  1. Origine botanica: entrambi i frutti appartengono al genere Prunus, ma provengono da specie diverse. Le prugne derivano dalla specie Prunus domestica, mentre le susine derivano dalla specie Prunus salicina. Questa differenza botanica influisce sulle caratteristiche fisiche e gustative dei frutti.
  2. Aspetto e dimensioni: sono generalmente più piccole e di forma ovale, mentre le susine tendono ad essere più rotonde e più grandi. Le prugne hanno una buccia più spessa e di colore scuro, che può variare dal rosso intenso al viola scuro, mentre le susine hanno una buccia più sottile e possono essere di colore giallo, rosso, o blu.
  3. Sapore e consistenza: le prugne hanno un sapore dolce con una leggera nota acidula e una consistenza più carnosa e succosa. Le susine, invece, tendono ad essere più dolci e meno acidule, con una polpa più morbida. Quando essiccate, le prugne diventano le comuni prugne secche, mentre le susine non vengono solitamente essiccate.
  4. Uso culinario: vengono spesso utilizzate per la produzione di marmellate, succhi e come ingrediente in piatti dolci e salati. Le susine, invece, sono più comunemente consumate fresche o utilizzate in insalate e dessert.
Differenza tra prugne e susine

Quando non mangiare le prugne

Nonostante i numerosi benefici delle prugne, ci sono alcune situazioni in cui è consigliabile limitarne il consumo o evitarle del tutto:

  1. Problemi gastrointestinali: le persone che soffrono di sindrome dell’intestino irritabile (IBS) o di altri disturbi gastrointestinali possono sperimentare un peggioramento dei sintomi dopo aver consumato prugne, a causa del loro alto contenuto di sorbitolo e fibre.
  2. Diabete e controllo della glicemia: le prugne, soprattutto quelle secche, contengono una quantità significativa di zuccheri naturali. Le persone con diabete o con problemi di controllo della glicemia dovrebbero consumarle con moderazione e monitorare attentamente il loro impatto sui livelli di zucchero nel sangue.
  3. Reazioni allergiche: anche se rare, alcune persone possono essere allergiche alle prugne. I sintomi di una reazione allergica possono includere prurito, gonfiore della bocca o della gola, eruzioni cutanee o difficoltà respiratorie. In caso di sospetta allergia, è importante consultare un medico.
  4. Interazioni farmacologiche: il consumo eccessivo di prugne secche può interferire con l’assorbimento di alcuni farmaci, in particolare quelli che regolano il livello di potassio nel sangue. È consigliabile consultare un medico se si sta seguendo una terapia farmacologica specifica.

Perché si chiama prugna?

Il termine “prugna” ha origini antiche e deriva dal latino prunus, che indicava genericamente il frutto del pruno. Nel corso dei secoli, il termine ha subito diverse trasformazioni linguistiche fino a diventare “prugna” in italiano. Questa evoluzione linguistica è comune a molti nomi di frutta, che spesso mantengono radici simili in diverse lingue europee. Il nome “prugna” è utilizzato per descrivere sia il frutto fresco che quello essiccato, anche se in quest’ultimo caso è più comune l’uso del termine “prugna secca”.

Le prugne hanno una lunga storia di coltivazione e consumo, risalente a migliaia di anni fa. Originarie dell’Asia, si sono diffuse in Europa e in altre parti del mondo grazie agli scambi commerciali e alle migrazioni. Oggi, sono coltivate in numerose varietà, ciascuna con caratteristiche uniche che ne esaltano il sapore e l’aspetto.

Conclusioni

Le prugne sono frutti ricchi di nutrienti e offrono una vasta gamma di benefici per la salute, dalla regolazione della digestione al supporto della salute delle ossa e del sistema immunitario. Nonostante le loro numerose proprietà salutari, è importante consumarle con moderazione, soprattutto per chi ha problemi di glicemia o gastrointestinali. Inoltre, comprendere le differenze tra prugne e susine può aiutare a scegliere il frutto più adatto alle proprie esigenze culinarie e nutrizionali. Con la loro dolcezza naturale e la loro versatilità, rimangono un alimento prezioso da includere in una dieta equilibrata.

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